
Massimo Mussapi è laureato in architettura al Politecnico di Milano e in design allo IED, uno dei più prestigiosi istituti d’Europa. Il suo studio è a Milano, la capitale mondiale del Design, un network inimitabile che connette industrie, designer, istituzioni culturali e accademiche, editoria, eventi fieristici di rilevanza internazionale.
Massimo Mussapi si è formato professionalmente in questa magica atmosfera dove si fondono cultura e spirito imprenditoriale, inventiva e pragmatismo, con radici profonde in un passato straordinario e una visione aperta verso il mondo.
Il suo studio è uno dei pochissimi focalizzato sul design di prodotto per l’industria dell’ospitalità, dagli elementi di arredo alle attrezzature tecniche professionali. I suoi progetti nascono sempre da una profonda conoscenza di questo settore e da una appassionata esplorazione della realtà, che ogni volta è diversa.




“Se non avessi conosciuto a fondo tantissime persone che lavorano all’interno del mondo dell’ospitalità, albergatori, ristoratori, semplici addetti alle camere o alla manutenzione, fornitori di beni e servizi, se non avessi ascoltato il racconto delle loro esperienze, osservato il loro modo di lavorare, non avrei mai potuto fare nulla di serio in questo bellissimo ma difficile ambito della progettazione”.
La sua idea di ospitalità è libera da ogni stereotipo e guarda alle reali necessità e aspettative dell’impresa alberghiera e dei suoi ospiti.
“L’hotel, e anche il ristorante, sono attività imprenditoriali che devono generare profitto, ma devono anche stabilire una relazione di empatia con i loro ospiti, offrire un vero benvenuto e soluzioni pratiche e confortevoli a quelle che sono le vere esigenze dei viaggiatori di oggi, eliminando ogni barriera fisica e culturale.
Il mondo è cambiato moltissimo in breve tempo, la gente oggi vuole servizi efficienti, meno formalismi e più esperienze fuori dall’ordinario”.
L’attività professionale di Massimo Mussapi si è spinta in luoghi molto diversi, dallo studio degli alloggiamenti della base scientifica italiana nella Baia di Ross in Antartide, al progetto del primo resort del Madagascar. Ma la sua attrazione fatale è il Far East, dove è attivo fin dal 1998, con uno studio anche in Cina per alcuni anni: una profonda, fondamentale esperienza umana e professionale.






Per la sua competenza in questo settore del design Massimo Mussapi viene invitato a importanti eventi internazionali. E’ stato il progettista designato dal Salone Francese EQUIPHOTEL a rappresentare l’Italia nelle edizioni 2012 e 2014. Nel 2019 ha avuto l’onore di essere invitato a presentare I suoi progetti in una vasta esposizione personale a HOST, uno dei più importanti saloni mondiali dell’ospitalità.




"IL VINO NON È UN PRODOTTO, È UN MONDO, che va dall’etichetta allo sviluppo di un sistema turistico territoriale integrato.
Un mondo che continuo a esplorare come progettista con passione e rispetto".




“io penso che un progettista se ha qualcosa da dire lo deve fare attraverso i suoi progetti. Se viene intervistato non dovrebbe parlare della sua professione ma di quello che è l’oggetto della sua professione: la vita reale. E’ molto più interessante”.
AWARDS
CONTRACT DESIGN AWARD 2002 - 1° prize – Project CAPO-FAMIGLIA - SEGIS
ADI INDEX COMPASSO D’ORO 2002 - Project CAPO-FAMIGLIA - SEGIS
ADI COMPASSO D’ORO 2011 – Honorable Mention - Project COMBISTAR FX – ANGELO PO
RED DOT DESIGN AWARD 2012 - Project LUXOR DOUBLE – SAGI
GIA Global Innovator Retail Award - 2013 - Honorable Mention - Project CATENA KASANOVA+
ADI INDEX COMPASSO D’ORO 2014 – Project SYRIO – SAGI
AWARD “INNOVAZIONE DELL’ANNO" 2015 - Flying Room is the project of the year
HOST INNOVATION SMART LABEL 2015 - Flyingbar - INDEL B
PLATINUM ADEX AWARD Las Vegas 2016 - Flyingbar - INDEL B
ADI INDEX COMPASSO D’ORO 2016 – Flyingbar – INDEL B




Massimo Mussapi insegna design per l’industria dell’ospitalità presso prestigiosi istituti internazionali. Oggi alla RAFFLES MILANO, un istituto di design molto noto anche in Asia; ieri allo IED, con collaborazioni con il POLIdesign di Milano e con la Lantao Design Academy di Beijing.
“Io non ho il talento dell’insegnante. Un vero insegnante, un Maestro, è una specie di demiurgo che riesce a tirare fuori il meglio di te usando solo il suo carisma. Alla fine delle lezione è fresco come una rosa, sorridente e imperturbabile, adorato dai suoi studenti.
Al contrario, alla fine della lezione io sono esausto, perché per me l’insegnamento deve essere la simulazione al vero di un progetto reale: deve essere credibile, serio, faticoso e vincente come deve essere un progetto vero. Come si può immaginare, è il metodo migliore per farsi odiare dagli studenti!”