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Globe restaurant

Interior design, corporate identity

 

Milano è una città orograficamente piatta, quindi la visuale è sempre limitata, occlusa dai palazzi, e forse anche per questo è una città nevrotica. Quando fui chiamato per questo progetto, il Globe era uno dei due soli ristoranti della città situati all’ultimo piano di un edificio, ma non approfittava di questo vantaggio, non offriva alcuna visuale verso l’esterno.


La prima decisione fu di demolire tutto, realizzare grandi finestrature, una terrazza coperta e all’interno solo partizioni basse per garantire ovunque la vista dell’esterno.
La seconda fu una decisione “terapeutica”: tutto l’interior design appoggiato su riposanti linee orizzontali, un colore neutro calmante per la vista, un’accurato utilizzo della luce naturale, morbida. Calm down, relax.


Obiettivo imprenditoriale: trasformare l’attività in una macchina da soldi (raggiunto e superato, fatturato +130% costante, break even point dopo soli 6 mesi), in gran parte per merito di una progettazione estremamente attenta alle esigenze operative delle diverse aree di lavoro. Ma soprattutto, tempi di ristrutturazione incredibilmente brevi, solo trenta giorni, a fronte di una ristrutturazione totale per sua natura molto complessa, complicata da inenarrabili difficoltà del cantiere (posizione dell’edificio, un solo montacarichi da condividere con gli altri 7 piani del grande magazzino sottostante; concomitanza dei lavori di rifacimento delle facciate ad opera di altra impresa ecc). 


Quello che appare come un miracolo in realtà è solo il frutto di una progetto intrinsecamente concepito per essere realizzato in fretta e di una pianificazione precisa, criterio che del resto deve valere per la progettazione di qualunque attività che non può permettersi di restare improduttiva a lungo. L'obiettivo era quindi realizzare un interno che fosse semplice da gestire a livello logistico e esaltare il terrazzo su Piazza 5 giornate.

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